Mi chiamo elisa sensi, ho 37 anni, sono felicemente sposata da ben 12 anni e
sono mamma di due bambini. Abito in toscana, precisamente a Soci (Ar),
praticamente nel Casentino.
Ho sofferto di torcicollo spasmodico per ben 5 anni
e mezzo e tutto ha inizio nel 2003 quando improvvisamente al lavoro mi sento
tirare la testa dalla parte opposta.
In principio non volli dare importanza al problema, poi con il passare dei
giorni cominciai ad avvertire un forte dolore al collo che non mi passava
nemmeno con gli antidolorifici. Ricordo che tutte le volte che facevo ritorno a
casa dal lavoro scoppiavo in forti rotti di pianto per il dolore che provavo e
a mio marito non gli rimaneva che confortarmi. Dopo poco decisi di prendermi un
periodo di riposo e di stare in malattia sperando che le cure
fisioterapiche che il medico di condotta mi aveva assegnato potessero farmi
stare meglio, ma tutto fu invano. Così i giorni passavano ed il mio collo si
inclinava ancora di più, ed io mi ritrovai inferma a letto.
Fui ricoverata presso il c.t.o. di Firenze (centro traumatologico ortopedico) perchè quando
un dottore mi vide disse che un caso come il mio non lo aveva mai visto. Nel
giro di poche ore avevo tutti i dottori e specialisti attorno che mi guardavano
come se fossi stata un'extraterrestre. La prima cosa che mi dissero era quella
di avere un tumore al collo, poi quando videro che non era vero cominciarono a
farmi tutti gli accertamenti più impossibili.
Alla fine la diagnosi fu torcicollo spastico o spasmodico che dovevo curare con tossina botulinica da
ripetere ogni tre o quattro mesi.
Ho continuato così per ben 5 anni, prendendo anche antidolorifici, quali lixidol, lioresal da 25 mg, senza che mi facessero
qualcosa. Andavo tutte le settimane da un dottore vicino al mio paese a fare
iniezioni di lidocaina ed in più facevo gennastica medica, ma tutto questo non
mi faceva niente. Ero riuscita a convivere con la malattia, anche se ogni volta
che andavo al lavoro provavo una grande vergogna. Premetto che faccio un lavoro
in un supermercato alla cassa e affermo che lavorare con il pubblico non è
facile, in quanto ci sono persone che ti capiscono e persone che mi deridevano
nel tenere il collo storto e soprattutto per lo sforzo che facevo.
Poi un bel giorno rimasi incinta del piccolo Gabriele, perchè ormai sapevo che
la vita doveva andare avanti. Molte volte mi ponevo le domande di come avrei
avuto la forza per sopportare la mia gravidanza e per partorire visto che di
dolore ne avevo abbastanza.
Così nel mentre in internet vengo alla conoscenza di un dottore che conosce la mia malattia, ed ho visto i video di molte
persone che aveva operato e che erano riuscite a guarire.
Io decido di incontrarlo facendomi visitare e programmando l'intervento dopo che avrei
partorito. Ho portato il piccolo Gabriele allo svezzamento, poi insieme a mio
marito e i miei due bambini siamo andati a Roma presso l'ospedale San Filippo
Neri dove il dottor Franco Caputi lavora e opera degnamente ed ottimamente i
malati affetti da torcicollo spasmodico.
Dopo l'inetrvento ho fatto un ciclo di fisioterapie presso un centro termale vicino al mio paese, ottenendo buoni
risultati, soprattutto a tornare la persona di un tempo.
Oggi lavoro, conduco una vita normale, lavo, stiro, guido la macchina e sorrido alla vita.
Quiunque avesse bisogno di aiuto sono qui pronta a farlo e a garantire sulla
mia pelle e di tante persone che si può uscire da questo brutto incubo.
Un saluto da Elisa.
Ah! la mia mail è [email protected]
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